I progetti
La sezione è in corso di aggiornamento
Le scuole primarie nei villaggi
Presso i villaggi di Bandessar, Copargo e Tansar, l’Associazione Amici dell’Africa A.D.A. O.N.L.U.S sta costruendo insieme alle popolazioni locali e con la condivisione e la collaborazione delle Autorità, le scuole primarie per consentire l’inizio di un percorso di alfabetizzazione e di eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile. Il progetto generale prevede, per ciascun villaggio, la costruzione di n. 6 classi (quanti sono gli anni di studio della scuola primaria), oltre alle latrine, alla mensa ed agli spazi e beni di uso comune quali la biblioteca ed il pozzo. Ad uso della mensa della scuola è previsto l’orto gestito dagli stessi bimbi insieme ai maestri. Le prime classi, costruite negli anni 2004 e 2005 presso i villaggi di Copargo (4 classi) e Tansar (2 classi) hanno visto impegnata la popolazione dei villaggi per la manodopera e l’Associazione per l’acquisto dei materiali necessari. Nell’anno 2006, presso il villaggio di Bandessar sono state costruite 3 classi, così come anche nel villaggio di Tansar. Ai progetti di queste nuove scuole hanno lavorato Lella, Simona e Alessandro, tre architetti volontari dell’Associazione Per queste costruzioni è stata utilizzata una tecnica costruttiva che garantisce buoni standard di vivibilità e durata. Le scuole, desiderate con forza dalle popolazioni locali, vengono costruite su terreno messo a disposizione dallo Stato del Benin e condotte da maestri dello Stato. Nell’anno 2007 abbiamo continuato a lavorare per realizzare questo progetto cominciando dalla realizzazione di tre aule nel villaggio di Copargo. Amici dell’Africa A.D.A. Onlus accoglie chiunque volesse dedicarsi con la propria professionalità e tempo a questo progetto. La costruzione delle scuole viene realizzata su aree di circa 6 ettari di proprietà dello Stato, già destinate a tale scopo. Della progettazione si occupa lo Studio Esplorativa Architetti di Torino con Raffaella Bonino, Simona Rossi e Alessandro Massa, volontari dell’Associazione. La struttura portante della costruzione viene realizzata in cemento armato e pareti di tamponamento in mattoni di cemento. Tutti i mattoni vengono costruiti in loco con cemento, sabbia ed acqua trasportata sino al cantiere dalla popolazione del villaggio. Sulla facciata principale è previsto un portico largo 2 metri, sotto il quale vengono costruite delle panchine in muratura e la pavimentazione della scuola è rialzata ed isolata per circa 50 cm rispetto al terreno. Il tetto viene realizzato in capriate in legno appoggiate sulla struttura portante in modo tale da lasciare lo spazio sufficiente ad un’adeguata ventilazione all’interno delle aule. Per la copertura del tetto viene utilizzata lamiera ondulata rinforzata (migliore materiale reperibile in loco per la copertura). La pittura e la decorazione della scuola vengono realizzate dal pittore nonché artista Zato Maman con materiali lavabili sino all’altezza di cm. 180 ed idropittura. La direzione dei lavori è affidata all’Ing. Sourou Severin di Cotonou sotto il controllo dei volontari dell’Associazione che si alternano in Benin. La manodopera viene reperita localmente ed ove possibile nel villaggio di riferimento. Il finanziamento del progetto avviene attraverso l’autotassazione dei volontari dell’Associazione, le libere donazioni e le adozioni di privati e società.
La scuola secondaria di Barei
Il CEG (Centre de Enseignement Générale) di Barei offre la possibilità ai bambini del distretto, che raccoglie 8 villaggi, di proseguire gli studi con il ciclo della scuola secondaria. Tra questi villaggi vi sono anche quelli di Tansar e Bandessar, in cui l'associazione Amici dell'Africa sta portando avanti la costruzione delle scuole primarie. Il Centro si trova sulla strada che da Djougou porta verso la frontiera del Togo, lungo la quale nel 2006 si è iniziata la predisposizione per la distribuzione dell'energia elettrica.
Il CEG è nato nel 2005 dalla forte volontà e con le uniche forze degli abitanti della zona che si sono riuniti in un'Associazione e di concerto con gli insegnanti e l'autorità locale hanno fatto una colletta e hanno dato inizio alla costruzione di due moduli, di cui il primo è arrivato ad essere coperto dal tetto mentre il secondo si è interrotto a metà dell'elevazione per esaurimento dei fondi raccolti.
L'orfanotrofio della Pace di Natitingou
Fin dai primi viaggi fatti nella zona siamo venuti a contatto con questa struttura. Dopo un lungo periodo di conoscenza abbiamo deciso di contribuire in maniera concreta e continuativa al miglioramento delle condizioni di vita di questo orfanotrofio, attraverso la ricerca di persone che vogliano contribuire in maniera permanente al mantenimento dei bambini ospitati presso la struttura.
Il contesto
Il centro di accoglienza si trova nel nord del Benin, su una delle colline intorno alla cittadina di Natitingou.
E' una delle zone più povere del mondo: le precarie condizioni sanitarie generali, la carenza nutrizionale diffusa che riguarda almeno il 40% della popolazione infantile e le comuni difficoltà economiche portano a un'aspettativa di vita media della popolazione beninese intorno ai 45 anni.
La precoce morte degli adulti lascia senza genitori i figli, molto spesso numerosi a causa della mancanza di sistemi di controllo delle nascite.
Le frequenti morti di parto delle mamme anche per banali carenze igienico sanitarie e l'abbandono dei neonati in seguito a gravi disturbi psichiatrici accrescono notevolmente il numero di orfani.
Le famiglie dei bambini rimasti soli spesso non sono in grado di accoglierli.
Due beninesi, un uomo e sua moglie, anch'essa rimasta orfana da bambina, hanno allargato le braccia a questi bambini in difficoltà e hanno deciso di donare la loro vita accogliendoli ed occupandosi di loro.
Da metà degli anni novanta, anno dopo anno e intorno a una piccola casa, la loro famiglia è cresciuta e ora i bambini accolti sono diventati tanti (a settembre 2007 sono 97) e le disponibilità economiche veramente poche.
Il centro di accoglienza, denominato dal 2003 la pace, non riceve aiuti istituzionali e organizzati ed opera in gravi difficoltà con il poco denaro raccolto con donazioni occasionali e non regolari.
Quando nel 2005 la nostra associazione ha conosciuto la realtà dell'orfanotrofio non ha potuto rimanere indifferente di fronte alla povertà e alla precarietà delle sue condizioni.
Non manca la forza d'animo e la volontà, ma le strutture sono insufficienti, le attrezzature scarsissime, l'urgenza quotidiana è il reperimento del cibo e l'emergenza sono le condizioni igienico-sanitarie.
Cosa stiamo facendo
L'associazione Amici dell'Africa A.D.A. Onlus si propone la realizzazione di un progetto di aiuto ad ampio raggio con le seguenti finalità:
1) sostenere l'accoglienza dei bambini garantendo loro la possibilità di nutrirsi adeguatamente, avere assistenza medica, vestirsi, vivere in un ambiente sano e decoroso, andare a scuola e ricevere un'educazione di tipo familiare;
2) ridare ai bambini ospitati fiducia in un futuro dignitoso;
3) evitare l'emarginazione e l'indigenza;
4) prevenire il rischio dei 'vidomegon', fenomeno drammaticamente diffuso in Benin della schiavitù minorile.
Questi obiettivi vogliamo raggiungerli insieme al papà e alla maman fondatori del centro e con l'aiuto di chiunque si dimostrerà sensibile all'iniziativa.
Ci proponiamo di attuare radicali interventi strutturali e organizzativi quali:
a) adeguamento ed integrazione delle strutture esistenti sino al raggiungimento di condizioni di normale vivibilità degli ambienti in termini di spazi, igiene e disponibilità di servizi;
b) dotazione delle attrezzature necessarie quali: letti, materassi, biancheria, zanzariere, mobili, pentole, stoviglie, lavatrici, ventilatori;
c) assunzione di operatori qualificati locali a sostegno dell'attività di accoglienza esercitata dai due beninesi;
d) organizzazione di un servizio sanitario di supporto attraverso la convenzione con un medico locale che farà visita ai bambini più volte la settimana e su chiamata per le urgenze;
e) organizzazione di un servizio educativo di supporto attraverso l'assunzione di educatori con il compito di seguire i bambini nel rendimento scolastico.